Collaborazione del professor Caletti con il poliambulatorio della Casa di Cura

Ha iniziato a collaborare con la nostra Casa di Cura il professor Giancarlo Caletti. Laureato in Medicina all’Università di Bologna, è specializzato in Gastroenterologia e Medicina Interna e, dal 2002 al 2017, ha ricoperto il ruolo di Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Azienda USL di Imola, convenzionata con l’Università di Bologna.

In ambito universitario Caletti è stato assistente nel 1973 all’Università di Parigi 12°, nel 1977 al Middlesex Hospital di Londra e visiting professor di Gastroenterologia all’Università di Toronto nel 1989 e, nel 1995, alla Case Western University di Cleveland. Dal 1992 al 2017 professore associato in Gastroenterologia nell’Università di Bologna e, dal 2002 al 2017, direttore del Master di 2° livello in “Endoscopia Avanzata” dell’Università di Bologna.

Il professor Caletti ha risposto ad alcune nostre domande per consentirci di presentare al meglio la sua attività.

 

Può descriverci alcuni passaggi particolarmente importanti della sua esperienza professionale?

Mi sono dedicato già dal 1973 allo sviluppo dell’endoscopia digestiva, eseguendo fra i primi in Italia la colangio-pancreatografia retrograda per via endoscopica, metodica in quegli anni considerata rivoluzionaria per la diagnostica delle affezioni bilio-pancreatiche.

Nello stesso periodo con  il mio gruppo di lavoro ho contribuito allo sviluppo della ecotomografia transaddominale in patologia digestiva facendone apprezzare il ruolo fondamentale in questo settore.

Per primo in Italia ho eseguito nel 1974 la papillo-sfinterotomia per via endoscopica metodica tuttora considerata validissima nel trattamento della litiasi e dei tumori delle vie biliari extra-epatiche e di alcune affezioni pancreatiche. Ho apportato alcune modifiche personali alla tecnica riconosciute molto utili dalla comunità endoscopica internazionale.

 

Successivamente a cosa si è dedicato?

All’inizio degli anni 80, mi sono occupato dello studio della terapia endoscopica dell’ipertensione portale e delle sue complicanze. Da questo mio lavoro si sono avute acquisizioni rilevanti nello studio epidemiologico del sanguinamento da varici esofagee, nella valutazione di nuovi farmaci per il trattamento medico delle stesse (terlipressina), nonché la messa a punto della scleroterapia endoscopica e della legatura elastica.

Sempre in questi anni con il mio gruppo di lavoro ho ottenuto importanti risultati individuando un particolare segno endoscopico utilissimo a diagnosticare la malattia celiaca in soggetti asintomatici.

Nel 1981 ho partecipato ad un gruppo di lavoro internazionale molto ristretto per la progettazione di un nuovo strumento endoscopico che assembla il normale gastroscopio con una sonda ecografica ad alta frequenza: l’ecografo endoscopico. Attualmente questa metodica ha assunto notevole importanza clinica, tanto da essere divenuta una sottodisciplina dell’endoscopia digestiva.

I risultati pratici e scientifici in questo settore sono stati rilevanti, infatti questa strumentazione si è dimostrata insostituibile per la diagnosi e la stadiazione di numerosi tumori dell’apparato digerente.

Negli anni ’90 il mio campo di studi è stato quello del linfoma gastrico primitivo.

 

Sappiamo anche della sua attività in ambito medico-scientifico all’estero…

Sì, ho soggiornato nel 2009, 2011 e 2013 presso l’Università di Milwaukee (Wisconsin-USA) per approfondire le mie conoscenze sulle nuove modalità di cura dei disturbi funzionali gastrointestinali (colon irritabile, gonfiore addominale, stitichezza cronica, diarrea cronica, vomito ciclico, nausea cronica, deglutizione difficile, reflusso gastro-esofageo ribelle), delle intolleranze alimentari, della cattiva digestione e del fegato grasso.

Ricordiamo che il professor Caletti che ha appena iniziato la sua attività nel poliambulatorio della Casa di Cura San Lorenzino è membro di prestigiose società scientifiche negli USA come l’American Gastroenterological Association (AGA) e l’International Foundation for Functional Gastro Intestinal Diseases (IFFGD).

È anche autore di 550 pubblicazioni su riviste mediche internazionali e di 27 capitoli su libri in uso nelle università americane, oltre ad avere tenuto 55 letture e conferenze in corsi e congressi negli USA, in Giappone, Russia ed Europa.